Manuale di Microscopia Clinica
Questa si presenta sotto forma di una membrana bianco-giallastra, o grigiastra, o rossigna, opaca, resistente. Se se ne taglia un pezzetto, e si
Pagina 104
Manuale di Microscopia Clinica
La struttura dell’essudato si manifesta assai meglio su membrane crupose indurite previamente nell’alcool. Praticandone col rasojo una sottile
Pagina 105
Manuale di Microscopia Clinica
e sulla sua superficie comincia a formarsi una pellicola rosso-chiara di carmino precipitato, lascia raffreddare, aggiungi 15 cent. cub. d’alcool
Pagina 11
Manuale di Microscopia Clinica
9. Preparazione ed esame degli oggetti. - Se si tratta di un liquido, non si ha che a prenderne una goccia con una pipetta od un bastoncino di vetro
Pagina 12
Manuale di Microscopia Clinica
Una goccia di questo liquido aggiunta ad un preparato microscopico colora gli elementi in un tempo variabile da pochi istanti a mezz’ora.
Pagina 12
Manuale di Microscopia Clinica
Sicchè il non trovare globuli sanguigni nelle feci non fa escludere una emorragia, poichè essi possono essere stati completamente distrutti nell
Pagina 120
Manuale di Microscopia Clinica
altre materie fecali, ora si trova riunito in ammassi. SEYDELERSEYDELER, Berl. klin. Wochenschr. N.o7, 1879. nelle feci di una giovane tisica assai
Pagina 120
Manuale di Microscopia Clinica
Quello della toenia medio-canellata si distingue difficilmente dall'antecedente. È di solito alquanto più grosso e un po’ovale; misura una lunghezza
Pagina 124
Manuale di Microscopia Clinica
, poi, in due riprese, una cinquantina di distomi epatici ed una tenia. Dopo di che guarì. In questi casi naturalmente il microscopio non è necessario
Pagina 124
Manuale di Microscopia Clinica
Questi ultimi possono provenire da prodotti patologici, o dalla desquamazione epitaliale di una o dell’altra delle parti da cui lo sputo trae origine
Pagina 138
Manuale di Microscopia Clinica
una goccia di una soluzione acquosa 5-10 per cento di potassa caustica, e le si aggiunge un pezzetto dello sputo da esaminarsi; quest’ultimo, innestando
Pagina 148
Manuale di Microscopia Clinica
Non sono rari i casi, in cui la presenza di fibre elastiche nello sputo è il solo segno dell’esistenza di una caverna polmonare; ciò succede, per
Pagina 149
Manuale di Microscopia Clinica
Il dott. VISCONTI nello sputo di un malato, che a Custoza il 24 giugno 1866 era stato ferito da una palla di fucile al petto, trovò nell’aprile 1874
Pagina 150
Manuale di Microscopia Clinica
un determinato sperma a fecondare, ovvero che gli interessi di sapere se esista una spermatorrea, ovvero se una data macchia sia di sperma.
Pagina 171
Manuale di Microscopia Clinica
(tra il muco omogeneo, bianco-grigio, piuttosto trasparente) sotto l’aspetto di fiocchetti densicci, un po’ sporgenti, bianchi, della grossezza da una
Pagina 180
Manuale di Microscopia Clinica
Queste due reazioni riescono bellissime anche fatte in una capsuletta bianca di porcellana.
Pagina 186
Manuale di Microscopia Clinica
Se la quantità di sostanza colorante della bile è scarsa, si aggiungono in una provetta a circa 50 Cc. di orina 10 Cc. di cloroformio, e si scuote
Pagina 187
Manuale di Microscopia Clinica
e, per ciò, senza ulteriore distinzione di parti. Aggiungendo, invece, al preparato una goccia d’acqua, o, meglio ancora, dell’acqua leggerissimamente
Pagina 19
Manuale di Microscopia Clinica
Questa scolorazione dimostra che la riduzione è completa: e siccome si sa da una parte la quantità di glucosio che è necessaria a ridurre l’ossido di
Pagina 190
Manuale di Microscopia Clinica
Da un obbiettivo L che essenzialmente può essere costituito d’una sola lente, ma che ora, di regola, è rappresentato da un sistema di 3 o 4 lenti
Pagina 2
Manuale di Microscopia Clinica
Gli studi più completi sull’argomento sono quelli di ROVIDA (l. c.). Secondo lui è da distinguere fra i cilindri jalini e i cilindroidi da una parte
Pagina 208
Manuale di Microscopia Clinica
Secondo ROVIDA, i cilindri non derivano mai da una essudazione diretta del sangue. Per lui i cilindri jalini ed i cilindroidi sono una specie di
Pagina 209
Manuale di Microscopia Clinica
OEHL, Morgagni, 1862 (?). una donna di 30 anni eliminò una concrezione della grossezza di un pisello, in cui, sotto ad uno strato di muco, era raccolta
Pagina 213
Manuale di Microscopia Clinica
Gli elementi rappresentati nella fig. XXXII furono tratti dall’orina di un uomo di una sessantina d’anni, affetto da cancro Fig. XXXII. della vescica
Pagina 215
Manuale di Microscopia Clinica
Nell’orina dell’uomo sano la presenza di nemaspermi indica che precedentemente ebbe luogo un coito od una polluzione. Indipendentemente da ciò, però
Pagina 216
Manuale di Microscopia Clinica
2.o Con una lancetta si pratica una piccola ferita (lunga un 2 o 3 millimetri) sulla punta di un dito, preferibilmente nel rilievo cutaneo che limita
Pagina 26
Manuale di Microscopia Clinica
All’istrumento sono aggiunte: due provettine a fondo piatto contenenti 2-4 cent. cubi di liquido; una pipetta graduata per mezzo e per un cent, cubo
Pagina 26
Manuale di Microscopia Clinica
Di uno stesso sangue si può fare contemporaneamente l’esame citometrico e cromometrico. A questo scopo si comincia a versare in una provetta la
Pagina 28
Manuale di Microscopia Clinica
poggia su di una scala arbitraria, quale sarebbe una scala colorata (Hayem) o soluzioni colorate di diversa concentrazione (Quincke) o in strati di
Pagina 29
Manuale di Microscopia Clinica
al foro di quest’ultimo. Lo specchio da una parte è piano, dall’altra concavo; la superficie concava dà una luce più intensa, quale si richiede pei
Pagina 3
Manuale di Microscopia Clinica
L’oggetto da esaminare al microscopio vien deposto sul tavolino portoggetti P, una lastra generalmente metallica, annerita, forata nel punto che
Pagina 3
Manuale di Microscopia Clinica
esiguo il numero dei leucociti, una piccola irregolarità nella loro distribuzione potrà cagionare errori notevoli nel calcolo. Conseguentemente, l
Pagina 36
Manuale di Microscopia Clinica
alla origine della malattia? Una risposta affermativa a questa domanda sarebbe di molto valore, poichè avremmo con ciò acquistato una nozione
Pagina 37
Manuale di Microscopia Clinica
Questi fatti, benchè dimostrino una profonda alterazione dell’ematopoesi, non valgono, però, ad indicarci una determinata malattia; giacche
Pagina 38
Manuale di Microscopia Clinica
essere regolarmente discoidi, sono sformati; il più spesso si presentano con una estremità arrotondata, e coll’altra stirata in un prolungamento terminante
Pagina 38
Manuale di Microscopia Clinica
movimenti, in molti microscopî si ottengono per mezzo di una ruota dentata (crémaillère); in altri (come nel microscopio rappresentato nella fig. I) il tubo
Pagina 4
Manuale di Microscopia Clinica
29. - 2.o Reazione del guajaco. - Per fare questa reazione si mescola accuratamente, in una capsuletta di porcellana o in un vetro d’orologio, una
Pagina 48
Manuale di Microscopia Clinica
STRUVE STRUVE, Virchow’s Arch. LXXIX, p. 524. raccomanda per la reazione dell’emina di adoperare una soluzione di tannino. Le parti macchiate vengono
Pagina 48
Manuale di Microscopia Clinica
, composto di una doppia lente superiore (b), e di una lente piano-convessa inferiore (c). Tra l’una e l’altra è disposta la fessura, che può essere
Pagina 49
Manuale di Microscopia Clinica
Conosciuto l’istrumento, vediamo ora come s’usi per determinare se una macchia è o no di sangue.
Pagina 51
Manuale di Microscopia Clinica
S’incominci dal macerare per alcune ore la macchia in un po’ d’alcool addizionato d’alcune goccie di acido acetico. Se ne ottiene una soluzione bruna
Pagina 54
Manuale di Microscopia Clinica
aggiunte poche goccie di una soluzione di potassa caustica. Se ne ottiene una soluzione alcalina verde oliva d’ematina, la quale presenta una stria
Pagina 55
Manuale di Microscopia Clinica
Del pari in questi ultimi tempi STRUVE STRUVE, Virch. Arch. Marzo 1881. propose una soluzione concentrata d’acido tartarico, ovvero l'acqua carica
Pagina 56
Manuale di Microscopia Clinica
una acutissima peritonite che, tra per l’essudato e pel meteorismo, lo metteva ben presto in pericolo di vita per soffocazione. Si praticò la
Pagina 62
Manuale di Microscopia Clinica
35. Talvolta è del più alto interesse il distinguere il trasudato o l’essudato di una sierosa dal liquido proveniente da una cisti d’echinococco, o
Pagina 63
Manuale di Microscopia Clinica
generalmente di uno spessore uniforme e proporzionato alla grossezza della vescicola; esse sono incolori e trasparenti od opaline. Sono formate da una
Pagina 63
Manuale di Microscopia Clinica
Il risultato dell’esame (e specialmente le cellule cornee, i peli e il molto grasso) accennava ad una cisti dermoide; erano di significato oscuro
Pagina 67
Manuale di Microscopia Clinica
39. Per lo studio del pus se ne esamina una goccia pura o diluita colla soluzione sodica.
Pagina 70
Manuale di Microscopia Clinica
Questi elementi dell’Achorion sono tenuti assieme da una materia finamente granulosa, in cui si possono scorgere numerosi bacterî. -
Pagina 86
Manuale di Microscopia Clinica
La trichinosi si diagnostica facilmente quando un pezzetto di muscolo venga finamente dilacerato in una goccia d’acqua o di soluzione sodica. Se il
Pagina 97